Il Giornalismo 2.0? “Un mestiere per molti, non per tutti”

domenica, ottobre 23rd, 2011 | Articoli | Commenti disabilitati su Il Giornalismo 2.0? “Un mestiere per molti, non per tutti”

Dennis Redmont nel suo contributo alla rivista “Aspenia Web 2.0: Potere e Libertà”- in uscita il prossimo 24 Ottobre 2011- fa una radiografia sullo stato della professione giornalistica nell’era del Web 2.0. Come cambia il ruolo di un giornalista nelle nuove piattaforme del web, come si svolge l’attività lavorativa adeguandosi alle nuove tecnologie, come si evolve il concetto stesso di redazione.

Il giornalismo, almeno quello su vasta scala delle vecchie redazioni, non è più una professione economicamente remunerativa. Fra giornalismo on demand, giornalismo fai da te, fonti anonime, false identità, la domanda è una sola: la professione giornalistica è morta? I giornalisti sono insomma una specie in via di estinzione? Assolutamente no. Infatti, il segreto di un bravo giornalista sta nella costante applicazione di regole standard, imprescindibili e intramontabili. I veri giornalisti continueranno a farsi sentire nella marea di voci del web.

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Incontro – Dibattito: Media 2.0 Potere e Libertà

domenica, ottobre 23rd, 2011 | Debates | Commenti disabilitati su Incontro – Dibattito: Media 2.0 Potere e Libertà

Dennis Redmont partecipa come relatore al dibattito “Media 2.0 Potere e Libertà” organizzato dalla rivista Aspenia dell’ Aspen Institute Italia.

“Stay Hungry Stay Foolish”

giovedì, ottobre 6th, 2011 | Radio & TV | Commenti disabilitati su “Stay Hungry Stay Foolish”

Dennis Redmont interviene a Radio Tre in “Tutta la città ne parla” nel triste giorno della scomparsa di Steve Jobs genio indiscusso del brand Apple.

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“Il fatto non sussiste”: la studentessa americana Amanda Knox vola negli USA

mercoledì, ottobre 5th, 2011 | Radio & TV | Commenti disabilitati su “Il fatto non sussiste”: la studentessa americana Amanda Knox vola negli USA

Dennis Redmont interviene alla puntata di Coffee Break sul La7 ” Il fatto non sussiste” e commenta la sentenza di assoluzione di Amanda Knox e Raffaele Sollecito per il delitto della studentessa inglese Meredith Kercher avvenuto a Perugia nel Novembre del 2007.

A perderci sono stati tutti: la giustizia italiana, il sistema dei media, le famiglie dei tre ragazzi.

” Il modo di fare giustizia in Italia è in piena contraddizione, lo stereotipo della giustizia che non funziona è un fardello che l’Italia si porta anche all’Estero”.

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9/11: 10 ANNI DOPO

domenica, settembre 18th, 2011 | Radio & TV | Commenti disabilitati su 9/11: 10 ANNI DOPO

Anniversario decennale dell’attacco alle Torri Gemelle : cosa è cambiato?

Dennis Redmont, intervistato da Sky TG24, fornisce il suo punto di vista sulle conseguenze e gli strascichi dell’ 11 settembre 2001 in occasione del decimo anniversario del tragico attacco terroristico.

Nonostante la guerra ancora in corso in Afghanistan, dopo la morte del leader di Al-Quaeda Bin Laden l’Occidente sembra sentirsi maggiormente al sicuro; ma la minaccia terroristica è stata davvero sconfitta?

Redmont sostiene che – nonostante vi siano tuttora cellule terroristiche molto attive – la minaccia  sembra essere diminuita: dopo Madrid e Londra non si sono più verificati attentati e ciò dimostra che il livello di sicurezza è molto più alto rispetto agli anni passati.

Aggiunge, inoltre, che ciò su cui è davvero necessario focalizzare l’attenzione ora come ora non è più il terrorismo internazionale, bensì i problemi di un’economia mondiale in forte crisi.

Stati Uniti: alla ricerca di un compromesso in extremis sul debito

venerdì, luglio 29th, 2011 | Radio & TV | Commenti disabilitati su Stati Uniti: alla ricerca di un compromesso in extremis sul debito

Dopo lo stallo nel negoziato sull’innalzamento del tetto del debito Usa, il piano del presidente repubblicano della Camera, John Boehner, passerà al vaglio del Congresso ma il presidente Obama ha già avvertito che userà il suo potere di veto sul disegno di legge. Intanto gli americani chiedono ai rappresentanti di giungere ad un compromesso. Per Dennis Redmont, intervistato oggi su Radio Vaticana da Stefano Leszczynski, la disoccupazione rimane una delle principali preoccupazioni dei cittadini statunitensi.

R. – Per l’americano medio – e su questo io personalmente penso che si giocherà l’elezione del 2012 – è l’impiego. Se si guarda il tasso di disoccupazione in America a giugno è del 9,2 per cento: di solito in America si dice che ci vuole un tasso del 5 o 6 per cento per stare bene. Perciò il vero problema in America è l’alta disoccupazione.

D. – Nel sistema americano quando ci si trova di fronte a una così forte contrapposizione a un certo punto il presidente può forzare il sistema?

R. – Il presidente ha il famoso diritto di veto e perciò ci sono due soluzioni, quella dei repubblicani contrapposta a quella dei democratici. Se quella dei repubblicani arriva al suo tavolo lui potrebbe porre il veto e a questo punto il governo potrebbe decidere per esempio di non pagare i salari per adesso, o non assolvere alcuni impegni che ha il governo. Questo tipo di confronto non è senza precedenti, però per la prima volta gli americani si rendono conto che il dollaro è debole.

D. – Cosa potrebbe accadere all’interno degli Stati Uniti se non si arrivasse a una soluzione entro il 2 agosto?

R. – Molta gente potrebbe dire: io non mi fido dei buoni del tesoro perciò li riscuoto. Oppure potrebbe esserci un modo selettivo di tagliare certe spese: lavori non essenziali, etc. Alla fine si arriverà a un compromesso ma il problema è: il compromesso sarà temporaneo, fino al 2012, o una cosa che duri 10 anni?

D. – Quindi in sostanza possiamo dire: nessuno lascerà che l’America vada a fondo da un punto di vista economico ma i conti su tutta questa situazione verranno fatti alle prossime presidenziali?

R. – Probabilmente sì.

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Calcio: La Roma è nelle mani di un americano

domenica, aprile 17th, 2011 | Articoli | Commenti disabilitati su Calcio: La Roma è nelle mani di un americano

“Faranno business sul marchio, se non riescono se ne andranno”. Così Dennis Redmont – dopo la nomina del nuovo presidente Thomas DiBenedetto- in un’intervista rilasciata oggi al Corriere della sera sul futuro della squadra giallorossa.

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Gli USA: “Uniti o Divisi”?

martedì, aprile 12th, 2011 | Articoli | Commenti disabilitati su Gli USA: “Uniti o Divisi”?

Dennis Redmont, in un articolo scritto per la rivista Eni Oil book, commenta la nuova realtà della popolazione americana e i micro gruppi da cui è composta. La nuova identità degli Stati Uniti d’America somiglia oggi, infatti, ad un insieme di etnie che ne fanno una “nazione” profondamente complessa e differenziata, difficile da conoscere e da governare.

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“IT BEGINS WITH US”

martedì, aprile 5th, 2011 | Articoli | Commenti disabilitati su “IT BEGINS WITH US”

 

Obama si ricandida alle presidenziali del 2012: l’annuncio attraverso i social network

Dennis Redmont rilascia un’intervista a Radio Vaticana sulla ricandidatura del Presidente Obama alle prossime elezioni presidenziali.

“Who dares take him on?”, cioè: chi se la sente di lanciare la sfida a Obama? Per Redmont

 “le possibilita’ di rielezione di Obama sono buone, ma sono sempre stati i fattori esterni che hanno condizionato i risultati. Che siano l’Iran, l’Iraq, l’Afghanistan, ora la Libia, tutti questi fattori esterni come anche l’economia internazionale rappresentano una grande incognita fino a novembre 2012”.

 La notizia e’ stata data attraverso un video web inviato ai supporter del leader della Casa Bianca e pubblicato nel sito ufficiale www.barackobama.com.

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“I had a dream?”Le elezioni di meta’mandato negli Usa

mercoledì, novembre 3rd, 2010 | Articoli | Commenti disabilitati su “I had a dream?”Le elezioni di meta’mandato negli Usa

Dennis Redmont, ospite alla trasmissione Omnibus di La 7, commenta le elezioni di meta’ mandato del 2 Novembre. Una sconfitta a meta’ quella del Presidente Obama che mantiene una esigua maggioranza in Senato perdendo la maggioranza dei seggi alla Camera.

“Gli Stati Uniti si trovano in campagna elettorale permanente, il “referendum su Obama” e’ stato piuttosto una protesta alla grave crisi economica in cui versa l’America che una mancata conferma del mandato presidenziale. La reazione di Obama dovrebbe essere quella di puntare i riflettori sui volti nuovi, facendo uscire  volti gia’ visti -come quello  di Rahm Emanuel- e raccontando i piccoli grandi successi del suo governo” .

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